STAGIONE CONCERTISTICA 2024

PROGRAMMA
Johannes Brahms (1833-1897) Zigeunerlieder op. 103
Manuel De Falla (1876-1946) Siete canciones populares españolas
Maurice Ravel (1875-1937) Cinq mélodies populaires grecques
Johannes Brahms (1833-1897) Zigeunerlieder op. 103
Manuel De Falla (1876-1946) Siete canciones populares españolas
Maurice Ravel (1875-1937) Cinq mélodies populaires grecques

Adolphe-Charles Adam (1803-1856) O holy night
Franz Gruber (1787-1863) Stille Nacht

CATERINA TREVISAN, soprano

Nasce a Trieste nel 2003, è attualmente iscritta al Triennio di Canto
lirico presso il Conservatorio “G.Tartini” di Trieste sotto la guida di
Cinzia De Mola. Si appassiona al mondo del teatro nel 2012,
cominciando a studiare canto e recitazione presso il Teatro “Politeama
Rossetti” di Trieste. Collabora con diversi cori del capoluogo e del
Friuli Venezia Giulia con repertorio sia classico che di musica sacra.
È attualmente corista stabile presso la Cappella Civica di Trieste.
Nel maggio del 2023 debutta al Teatro “G. Verdi di Muggia” in
“Didone and Aeneas” nel ruolo della Prima Strega.
Successivamente, nello stesso teatro, ha preso parte come solista al
concerto “Muggia in opera”. Ha appena debuttato presso il Teatro
“G. Verdi” di Trieste nell’opera “Die Zauberflöte” nel ruolo del
Primo Genio sotto la bacchetta di Beatrice Venezi.

FRANCESCA CLEMENTE

Nata a Monfalcone nel 1998, diplomata in Accompagnamento
Pianistico presso il Conservatorio di Musica “G. Tartini” di
Trieste, attualmente iscritta nello stesso Istituto al Triennio di I
livello in Canto sotto la guida di Paoletta Marrocu, e iscritta in
Psicologia Clinica, Applicata e degli Interventi presso l’Università
degli Studi dell’Aquila. A 6 anni ha cominciato a cantare con il
coro delle voci bianche di Gradisca d’Isonzo, sotto la direzione di
S. Zanolla. Nel 2006 comincia a studiare pianoforte presso
l’Associazione Musicale Culturale di Farra d’Isonzo con C.
Spessot. Dal 2018 collabora con la Cappella Tergestina di Trieste e
con il Gruppo Corale “Gialuth” di Roveredo in Piano (PN) come
soprano. Si è perfezionata prendendo parte a Masterclass con
docenti quali: M. Gon, V. Karagenova, E. Suni, B. Cocconi, L.
Rosso e A. Bressan.
Nel 2022 ha lavorato come Maestro di Palcoscenico nella
produzione dell’opera “Le nozze di Figaro”di W. A. Mozart
presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Nel 2023 ha debuttato
nell’opera Dido&Aeneas di H. Purcell presso il Teatro Comunale
di Muggia (TS) organizzato dal Conservatorio di Trieste.
È attualmente impegnata presso il Teatro Verdi di Trieste nella
produzione de “L’oro del Diavolo” di M. Podda come corista e ha
appena debuttato nello stesso teatro nell’opera “Die Zauberflöte”
come Secondo Genio.

M. MUSORGSKIJ (1839-1881): Hebreisches Lied
M. RAVEL (1875-1938): Chanson hébraïque
Deux me lodies hebraïques:
– Kaddisch
– L’enigme eternelle
M. WEINBERG (1919-1996): Judische Lieder op. 13
– Auf dem grünen Hügel
– Wiegenlied
D. ŠOSTAKÓVIČ (1906-1975): Aus Jiddischer Volkspoesie op. 79
– Klagelied für ein gestorbenes Kind
– Die fürsorgliche Mutter
– Wiegenlied
– Vor der langen Trennung
– Warnung
– Der verlassene Vater
– Das Lied von der Not
– Winter
– Das schöne Leben
– Lied des Mädchens
– Das Glück

L’opportunita di approfondire un repertorio liederistico cosï
poco comune come quello russo di matrice ebraica ha riunito
attorno a se la compagine artistica formata da Karina Ogan-
jan, Fabiana Polli, Francesco Cortese ed Elia Macrì.
Accanto al nucleo centrale costituito da Dmï trij Sostakovic ap-
paiono quindi alcuni Lieder di un altro grande Russo del Nove-
cento e suo allievo prediletto, Mieczysław Weinberg, cosï come
non poteva mancare un omaggio alla Scuola Nazionale con Mo-
dest Musorgskij. Il Kaddisch di Maurice Ravel e le altre sue due
liriche ebraiche impreziosiscono ulteriormente tale peculiare
proposta musicale.
I quattro interpreti odierni sono coraggiosi e affermati profes-
sionisti dai trascorsi musicali eterogenei, che non temono il mi-
surarsi con una lingua non sempre tra le piu facili e organizzata
in una scrittura musicale quanto mai complessa.
Grande e la gioia di proporre un programma inusitato e
dal rischio culturale sicuramente alto, ma con l’obiettivo di far
conoscere al pubblico anche repertori “altri” in modo da torna-
re poi sui grandi classici con una maggiore consapevolezza di
cosa sta loro attorno.
Buon ascolto!